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Devo togliere i denti del giudizio?

Quando togliere i denti del giudizio

In questo articolo rispondiamo a una domanda che ci viene fatta da tutti i pazienti.

La domanda è questa: perché devo togliere i denti del giudizio?

La risposta potrebbe non piacerti, ma c’è un dettaglio: molto spesso, togliere i denti del giudizio è un atto di prevenzione che ti libera di tantissimi problemi.

Ma prima: perché “denti del giudizio”?

Due informazioni per cominciare.

  • Tecnicamente dovrebbero chiamarsi terzi molari o ottavi (ogni dente del giudizio è l’ottavo della rispettiva emiarcata). Si sono però guadagnati il nome di denti del giudizio perché erompono tra i 18 e i 30 anni – sono gli ultimi a farlo.
  • I denti del giudizio hanno perso la loro funzione a partire da 180 anni fa, con il cambio progressivo dell’alimentazione, diventata sempre più soffice, e con l’introduzione degli omogeneizzati nella dieta dei bambini: nel passato degli esseri umani, l’arcata dentaria era leggermente più lunga (lo si vede ancora ora negli aborigeni australiani). I popoli primitivi masticavano anche per 8-9 ore al giorno, e quei denti in più… facevano comodo.
  • L’evoluzione della bocca in relazione alle abitudini alimentari, fa sì che il dente del giudizio, ora non più utile alla masticazione, stia sparendo da molte bocche, rimanendo cioè incluso. Nel 6% della popolazione mondiale non è già più presente (si chiama agenesia), ed è possibile che il dente del giudizio andrà scomparendo per sempre.

Una bella prospettiva… ma per adesso, dobbiamo continuare a fare i conti con questa fonte di problematiche.

Va sempre tolto un dente del giudizio?

Per quanto riguarda il nostro lavoro di ortodontisti, normalmente aspettiamo, per togliere i denti del giudizio, la fine del trattamento fisso. In realtà, il momento ideale per toglierli è quanto inizia a formarsi la radice – non quando c’è solo la corona, né tantomeno quando il dente è completamente formato. A meno che il dente non stia crescendo storto, interferendo con l’occlusione, cioè con la giusta chiusura della bocca, o crei delle interferenze con i molari vicini.

Al netto di quelli che si sviluppano completamente ruotati – la maggior parte – i motivi per toglierli i denti del giudizio sono diversi:

  •  Ne spunta solo un pezzettino e, dato che non c’è spazio disponibile, la crescita si interrompe. È una problematica comune. Un dente mezzo fuori e mezzo dentro è pericoloso per la salute: in quel punto la gengiva è aperta, e da lì possono entrare i batteri che causano una fastidiosa infezione (la temibile pericoronarite).
  • Le radici dei denti del giudizio possono interferire con il nervo trigemino, il che provoca fastidi notevoli come mal di testa e dolore diffuso a occhi e tempie.
  • La crescita del dente del giudizio, specie in bocche “piccole”, può influire sui denti vicini, spostandoli, disallineandoli o dando dei danni all’osso che supporta i molari vicini.
  • Se erompono troppo per mancanza di contatto, possono danneggiare l’articolazione temporo-mandibolare.
  • La posizione: i denti del giudizio si trovano in fondo, sono difficili da lavare, e tendono quindi a cariarsi più degli altri.
  • Un dente del giudizio cariato è più difficile da curare: il paziente deve tenere la bocca molto aperta, l’operatore farà molta fatica a intervenire, l’articolazione ne può risentire. Molto spesso, quando un dente del giudizio si caria, la scelta migliore è estrarlo direttamente.

Vanno tolti tutti?

Non necessariamente.

Se però vengono estratti precocemente soltanto quelli inferiori, come alle volte si fa, è possibile che quelli superiori, non trovando più il rispettivo antagonista, continuino a crescere, dando luogo ai cosiddetti precontatti – altra problematica e fastidio diffusi.

Per quanto riguarda i denti del giudizio superiori attendiamo, perché sia possibile estrarli nel modo più semplice possibile, che erompano in arcata.

I denti del giudizio nei bambini e negli adolescenti

Il fatto che questi denti si sviluppino molto tardi, fa sì che nei bambini e negli adolescenti sia sufficiente monitorare lo sviluppo delle arcate dentarie.

Da questo punto di vista, lo Studio Angi Turco è molto attento al monitoraggio dei denti del giudizio: prevenire, in questo caso, significa intercettare le situazioni problematiche ed eseguire l’estrazione (se necessaria) al momento giusto, tramite l’intervento di un operatore iperspecializzato, capace di agire minimizzando l’impatto per il paziente.

Per noi, la prevenzione ha un valore importantissimo.

Fa male togliere i denti del giudizio?

Qui in Studio, consideriamo i denti del giudizio senza spazio  come delle bombe a mano innescate nella bocca delle persone.

La sola idea di toglierli può scatenare il panico… il che porta le persone a sopportare il fastidio e il dolore di carie e infezioni piuttosto che rivolgersi al dentista, rimandando, temendo il fatidico verdetto: togliamolo!

Forse ti riconosci in questa scena. Quel dente in fondo inizia a fare male, a bruciare ad ogni morso, a pulsare la notte. “È un’infezione”, dice il tuo dentista, “prenda un antibiotico e, quando sarà passata, venga che lo togliamo”. Ma la paura è talmente tanta che, atteso pazientemente che l’infezione sia passata – e con un buon antibiotico, è solo questione di tempo – torna una specie di tranquillità… che dura fino alla prossima infezione, alla prossima carie.

Insomma: “giudizio” potrà essere un termine adeguato al paziente… ma non certo a questi denti. E sono più i motivi per toglierli che per sopportarli.